A cavallo tra il reality e il talent show, Campioni – il sogno è stato un programma televisivo che ha segnato la metà degli anni ’00.
Ha raccontato l’epopea del Cervia, trascinato da Ciccio Graziani e dai giocatori selezionati per partecipare all’avventura.
Una avventura fortunata, in termini di risultati (il Cervia approdò alla D – storica promozione per la squadra romagnola) e di ascolti (tanto da meritare la messa in onda di una seconda stagione).
Una avventura a cui ha partecipato Vincenzo Zanzi.
Lo definiamo una figura iconica del programma, anche grazie al servizio della Gialappa’s (che vi proponiamo di seguito) che lo ha reso un personaggio con cui in tanti hanno empatizzato.
Un servizio sicuramente simpatico, ma che non rispecchia le dinamiche venutesi a creare tra Vincenzo e il gruppo.
Ce lo ha raccontato lui stesso.
Abbiamo avuto infatti il piacere di intervistarlo, a 15 anni circa da quella esperienza.
E questo è quello che ne è emerso:
D: Come ricordi l’esperienza di Campioni?
R: Esperienza alla quale ho deciso di partecipare per semplice curiosità, ho un duplice ricordo: dolce e amaro in quanto ho avuto in parte la possibilità di viverla ma dall’altra sebbene avessi vinto le sfide sono stato escluso tramite tele voto dalla rosa definitiva. Ci tengo a sottolineare che nonostante le situazioni televisive “create” dalla Gialappas con i compagni avevo instaurato un ottimo rapporto, rapporto che mantengo tutt’ora.
D: Cosa hai fatto dopo? Hai proseguito a giocare a calcio?
R: Il mio obiettivo è sempre stato esclusivamente il calcio, per cui a seguito dell’esperienza di Campioni ho proseguito con la mia passione-professione.
Sono riuscito a togliermi qualche soddisfazione tra le quali giocare nel campionato inglese precisamente nel Bromley. È sempre stato uno dei miei sogni da bambino giocare in Inghilterra, la patria del calcio.
D: Rimanendo all’ambito calcistico: per quale squadra tifi? Che pensi di questo prosieguo di stagione post covid?
R: Simpatizzo per la Juventus in quanto il mio idolo fin da piccolo è stato Micael Laudrup. Attualmente , in questa situazione sportiva post Covid, credo che la decisone di riprendere il campionato sia una scelta unicamente economica, il campionato a mio parere sarà falsato.
D: Cambiando ambito: sei mai stato interessato a fare qualcosa nel mondo dello spettacolo?
R: Quanto allo spettacolo non è mai stato tra i miei obiettivi, infatti la partecipazione a Campioni per quanto mi riguarda era essenzialmente per motivi professionali, tant’è che la presenza di telecamere mi inibiva. Se fossi stato me stesso sarei stato in rosa, titolare e avrei vinto il programma! (Ride)
D: Che fai adesso? Che sogni hai per il tuo futuro?
R: Ad oggi lavoro come impiegato presso un’azienda di Lugo, dove abito, inoltre coltivo la mia passione allenando in una scuola calcio. Cosa sogno per il mio futuro? Di continuare ad essere un bravo papà per mia figlia.
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