Stasera in tv, domenica 21 giugno 2020, in onda in prima serata su Rete 4 verrà trasmesso ‘Il Mìglio verde’.
Il film, che ha ottenuto 4 nomination agli Oscar per miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attore non protagonista (Michael Duncan) e miglior Sound Mixing, è il più grande successo internazionale mai realizzato da una storia di Stephen King.
Diretto da Frank Darabont, con Tom Hanks (pronto per tornare in sala con Bios), David Morse, Barry Pepper, Michael Clarke Duncan, Sam Rockwell, James Cromwell e Bonnie Hunt, il cast rende omaggio egregiamente all’omonimo romanzo del genio dell’horror.
La trama
1935. Paul Edgecomb (Tom Hanks) racconta all’amica Elaine Connelly di un fatto accaduto quando lavorava come guardia nel penitenziario di Cold Mountain.
Paul è in una casa di riposo e sono passati sessanta anni dal periodo cui si riferiscono i fatti. Durante la grande depressione, nel vecchio penitenziario Edgecomb si occupava di quattro assassini che attendevano di essere giustiziati. In gergo ciò veniva detto percorrere il miglio verde, cioè l’ultima camminata della vita lungo il corridoio rivestito di linoleum verde che li avrebbe condotti alla stanza della sedia elettrica.
Uno dei quattro condannati a morte è John Coffey (Michael Duncan), un ragazzone nero condannato a morte per l’omicidio di due gemelline di nove anni. Coffey era enorme e di sicuro aveva la stazza e la forza di uccidere chiunque, ma il suo comportamento gentile e remissivo era nettamente in contrasto con il suo aspetto esteriore. Era un uomo semplice e ingenuo e con atteggiamenti infantile come la paura del buio. Inoltre possedeva un dono soprannaturale. Come era possibile che fosse un brutale assassino?
Divergenze tra romanzo e film
Alcune differenze, tuttavia vi sono tra il romanzo e l’adattamento cinematografico.
Innanzitutto, la storia di Paul è ambientata nel 1935, mentre nel libro è ambientata nel 1932; nel film manca il personaggio di Brad Dolan, il malvagio inserviente della casa di riposo che perseguita Paul. All’inizio del film si fa solo vagamente riferimento alla “caposala”, dicendo che si arrabbierebbe molto se sapesse delle passeggiate di Paul.
Un certo numero di imprecisioni riguardano la storia del topolino. Nel libro, Mr Jingles arriva al miglio già prima della comparsa di Delacroix, ed ha infatti l’abitudine di visitare le celle vuote come se stesse cercando qualcuno, mentre nel film la venuta del topolino è successiva a quella del cajun. Inoltre, Mr Jingles sembra accettare il cibo che gli viene offerto da Bill Dodge, mentre nel libro lo rifiutava perché sapeva che era uno stagionale. Infine, nell’ultima scena del film il topolino viene mostrato ancora vivo, e quindi sopravvive ad Elaine Connelly, mentre nel libro muore di vecchiaia il giorno in cui Paul lo mostra alla sua amica.
Curiosità
Il Miglio Verde è stato l’ultimo film di Dabbs Greer (Paul Edgecomb da anziano), che morì nel 2007.
Mr. Jingles era un topo addestrato scelto tra 30 presentati al provino. La American Humane Association si è accertò che nessun topo vero fosse ferito durante le riprese.
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