Il cyberbullismo uccide: questa volta la vittima è Hana Kimura

Con l’elezione dei social media a strumento preferito per comunicare le nostre opinioni, il cyberbullismo continua a mietere le sue vittime in tutto il mondo.

Questa volta a cadere nella spirale depressiva causata dall’ondata di odio on-line è stata la giovane wrestler Hana Kimura.

La 22enne aveva preso parte ad un reality giapponese ‘Terrace house’: il format del programma prevedeva che alcuni ragazzi condividessero un appartamento a Tokyo sotto l’occhio vigile del pubblico e dei commentatori famosi.

L’episodio che ha posto Hana nell’occhio del ciclone è un tipico litigio a cui siamo abituati ad assistere nei reality.

La giovane si è infuriata quando uno dei suoi coinquilini ha, involontariamente, lavato e rovinato il suo costume da wrestler professionista, pezzo unico fatto su misura per lei. Le escandescenze di Hana e l’aver strappato il cappello del coinquilino, l’hanno resa oggetto di un biasimo generalizzato, iniziato da alcuni commentatori durante la trasmissione e poi fatto proprio dal pubblico, sui social.

Il risultato è stato una tempesta di odio che ha travolto Hana da marzo, nell’isolamento del coronavirus, e l’ha spinta a togliersi la vita il 23 maggio.

Il problema del cyberbullismo è tristemente noto anche in Italia.

Il fenomeno tocca soprattutto giovani e giovanissimi, l’85% dei quali è costantemente connesso alla rete attraverso lo smartphone ed è più esposto a dinamiche tossiche online: dal sexting non richiesto al revenge porn, fino al cyberbullismo.

I suicidi per cyberbullismo sono una realtà, legata spesso al revenge porn, come nel caso di Carolina Picchio, 13 anni, e Tiziana Cantone, 33 anni.

Di questo fenomeno così infimo e pericoloso non si parla abbastanza, tuttavia esistono vari modi per poter chiedere aiuto. Oltre rivolgersi al 112 si può contattare il Telefono Amico allo 199 284 284.


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