Una bambina di otto anni è stata torturata a morte per aver liberato pappagalli di proprietà dei genitori del bambino per il quale stava facendo da babysitter in Pakistan.
I datori di lavoro le avevano promesso che in cambio avrebbero provveduto alla sua istruzione, prospettiva che aveva convinto la bambina a lasciare la sua casa.
Ma in realtà la piccola, in quella casa ha trovato la morte per mano loro.
Zohra Shah ha riportato ferite al viso, alle mani, alla gabbia toracica e alle gambe. Il rapporto della polizia ha anche sottolineato che c’erano ferite alle cosce che erano coerenti con una violenza sessuale.
La polizia, dopo aver interrogato la coppia, ha dichiarato che Hassan Siddiqui ha ammesso che lui e sua moglie hanno picchiato Zohra dopo che lei ha permesso ai suoi “costosi pappagalli di fuggire dalla loro gabbia“.
I genitori – che avevano impiegato Zohra per occuparsi del loro bambino di un anno quattro mesi fa – sono stati arrestati poco dopo che la giovanissima vittima era stata portata in ospedale.
Gli imputati si trovano ora in custodia cautelare.
Non appena si è diffusa la notizia, l’hashtag #JusticeForZohraShah ha fatto subito tendenza su Twitter e in tanti chiedono giustizia per la bambina e hanno diffuso dei disegni per renderle omaggio.
L’attrice Mahira Khan ha scritto: “I demoni camminano liberamente tra noi“.
La notizia tristemente ci fa rendere conto di quanto brutale e frequenti possano essere le sevizie ai danni di una bambina, soprattutto in paesi come questi.
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