Mia Martini, 25 anni dalla scomparsa di Mimì, torna “Io sono Mia”

Un quarto di secolo è passato dal 12 maggio 1995, giorno in cui Mia Martini ci lasciava.

Nella sua casa di Cardano al Campo, moriva una delle voci più rappresentative della musica italiana con un’anima fragile e tormentata.

Sparito il corpo e rimasta la voce, si è disciolto il tormento dovuto all’etichetta di iettatrice affibbiatele.

Mia Martini era distesa sul letto, con le cuffiette del walkman sulle orecchie e quella che è stata definita “un’espressione serena”.

Mimì era morta due giorni prima. Secondo i medici ad ucciderla fu un arresto cardiaco dopo una dose di cocaina, per Loredana Berté furono le botte, prima fisiche poi psicologiche, di quel padre padrone che la stessa cantante aveva descritto in un’intervista ad Enzo Tortora, per tanti altri invece a fermare il cuore della Martini furono le maldicenze e l’invidia della gente.

In occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa torna in prima serata su Rai 1 (martedì 12 maggio) «Io sono Mia», la fiction del 2019 diretta da Riccardo Donna con Serena Rossi nei panni dell’interprete di «Almeno tu nell’universo».

È proprio da quel brano, portato sul palco del Festival di Sanremo del 1989 come riscatto dopo anni di ostracismo dovuto a maldicenze e falsità, che parte il film Mia, dopo le prove sul palco dell’Ariston, viene raggiunta in hotel da una giornalista di Epoca, Sandra/Lucia Mascino, che le chiede un’intervista.

Si tratta solo di un pretesto narrativo: l’intervista, nella realtà, fu concessa al giornalista Paolo Butturini dopo il Festival e fu pubblicata sul settimanale il 5 marzo di quell’anno.


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