In questo periodo di distanziamento sociale, sembra aumentato il consumo di alcolici.
Infatti, tutti coloro che abitualmente gradiscono “un goccetto” stanno bevendo ancora di più rispetto al solito; tale incremento è dovuto alla situazione stressante che si sta affrontando.
Chiaramente, questo atteggiamento apre la strada a scenari pericolosi sul lungo termine. Proprio per questo pericolo è nato il concetto di “Mindful drinking” o “bere consapevolmente”.
Questa idea è stata concepita per le persone in cerca di una relazione più sana con l’alcol, ma che non hanno voglia di rinunciare completamente al bere, poiché non ha rigide regole di altre tendenze come il “Dry January” ma ha un approccio a lungo termine basato sulla consapevolezza, non sulla restrizione.
Ma come si attua il Mindful drinking ? Semplice. Basta seguire qualche piccolo consiglio:
- Pensare e valutare se e in che modo il drink dia un supporto a noi stessi
Molti di noi cadono in comportamenti di default senza riflettere se quello che si fa lo si voglia davvero. Interrogarsi sul fatto che questo comportamento dia sostegno a noi stessi o meno, fisicamente, mentalmente ed emotivamente rende quella scelta consapevole.
- Pianificare un gioco per bere
Programmare un gioco aiuta a far decidere prima quanto e cosa bere, in un’ottica sicuramente più lucida di quella che si ha dopo il primo drink.
- Non attenersi strettamente alle restrizioni
Quando ci poniamo regole troppo rigide tendiamo sempre a trasgredirle. Se impostiamo restrizioni aggressive, il nostro cervello si ribella e vuole di più. Invece, la flessibilità delle scelte ci dà il controllo.
- Assaporare ciò che si sta bevendo
Gustare il proprio cocktail, apprezzando solo i sapori che realmente amiamo, rende il momento più piacevole.
Gli esperti dicono che si dovrebbe amare ciò che bevi. Se non ti piace, non berlo.
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