FakeBusters, arriva l’algoritmo che “acchiappa” le bufale

In questo periodo, il numero di notizie che vengono trasmesse dai mass-media è dilagante, ma non tutte sono attendibili.

Già da tempo, infatti, il fenomeno delle fake news o “notizie bufala” si è fatto strada nel mondo dell’informazione.

Non poteva esserci momento più indicato per FakeBusters di andare online: dall’idea di due giovani studenti fiorentini, Emiliano Guidi e Filippo Maria Dolfi, il nuovissimo portale verifica la credibilità di una notizia.

Grazie all’utilizzo di una banca dati e all’intelligenza artificiale, l’utente può inserire un articolo, o la foto di un articolo, o un link alla notizia da esaminare e otterrà come risultato la percentuale di affidabilità.

«Nella homepage – ha spiegato Filippo Maria Dolfi – c’è la possibilità di leggere le notizie già filtrate da FakeBusters. E poi, naturalmente, c’è la barra per il debunking, la verifica. Sono due anni che facciamo ricerche e siamo arrivati a completare una mappa di decine e decine di punti che riguardano qualità, affidabilità, lo storico del giornalista, l’affidabilità del sito. Il risultato finale dà una percentuale da 0 a 100».

Esistono due versioni dell’app una gratuita ed una a pagamento.

La prima dà la possibilità di verificare una notizia copiando il link nella barra, accedere all’archivio delle bufale smontate, leggere le news in tendenza, salvarle e condividerle.

La versione Premium è rivolta invece ai giornalisti, agli esperti del mondo della comunicazione e agli operatori di Borsa.

Pagando un abbonamento si avrà infatti la possibilità, ogni volta, di ottenere l’articolo ritenuto più affidabile dall’algoritmo sul contenuto che si vuole verificare.

I due giovani hanno precisato che lo scopo non è fornire patenti di verità assoluta, ma offrire uno strumento utile per chi vuole farsi un’opinione e non ha paura di ammettere: “Ho sbagliato: era una fake news”.


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