Il cantante dei Ponzio Pilates, Dimitri Reali, è stato multato dalle forze dell’ordine, perché secondo loro avrebbe violato le restrizioni del lockdown.
Dimitri, cantante della band romagnola Ponzio Pilates, è stato fermato il 28 aprile a Santarcangelo di Romagna e multato dai carabinieri.
Il cantante si era recato a Cesenatico per recuperare i propri strumenti musicali che gli servivano “per rimanere in esercizio e fare le dirette live su Twitch”, come ha lui stesso dichiarato.
Ma i carabinieri non hanno accettato questa giusta motivazione, ribattendo al giovane musicista con una frase che racchiude un antico luogo comune difficile, ad oggi, da sfatare: “la musica la si può fare per hobby, non è un lavoro”.
Sul verbale redatto dai carabinieri, non firmato dal cantante, è stata contestata la violazione del decreto emanato per contenere la pandemia di coronavirus, in quanto tale spostamento è avvenuto in “assenza di comprovate esigenze lavorative”.
Nella sua autocertificazione Dimitri ha scritto: “Mi sono recato a Cesenatico in magazzino per ritirare gli strumenti musicali che devo utilizzare essendo un musicista”.
Per far comprendere meglio come si sia svolta la situazione, il cantante nel suo recente sfogo ha dichiarato: “Le foto dei live, i video sul cellulare e un articolo sulla partecipazione a Italia’s Got Talent che avevo stampato non sono bastati per convincere il carabiniere che per vivere faccio questo, suono con le mie band”.
L’amareggiato musicista ha continuato: “Chi mi ha multato sicuramente non capisce la situazione in cui noi musicisti e artisti ci troviamo a vivere oggi. Una stagione intera di concerti saltati a piedi pari e nessuna certezza di poter continuare il nostro lavoro, chissà per quanto tempo. Mi vergogno di vivere in un Paese dove le forze dell’ordine possano affermare che quello dell’artista non è un lavoro riconosciuto”.
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