Cosa fare contro gli attacchi di panico: alcuni rimedi contro l’ansia

Le varie misure dovute al Covid-19 e le continue, necessarie, restrizioni alla libertà di spostamento delle persone hanno delle conseguenze non solo a livello economico, ma anche sulla psiche della popolazione.

Una delle reazioni più tipiche in questi casi è sperimentare la paura, emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza.

Ma se non riusciamo a gestirla rischiamo di attuare comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali che rischiano di essere controproducenti.

Qui si passa spesso al panico o all’ ansia che facilmente possono sfociare nei cosiddetti “attacchi di panico”, diventati sempre più diffusi.

Alcuni degli odiosi sintomi di questi episodi possono essere tremori alle braccia e/o alle gambe, oppressione o fastidio al petto, sensazione di asfissia o iperventilazione, sensazioni di sbandamento, instabilità e svenimento, tachicardia e paura di morire.

 

Cosa fare in questi casi?

 

  1. Riconoscere l’attacco di panico

Innanzitutto, è impossibile fermare l’ansia con la forza di volontà. Ciò che invece possiamo imparare è riconoscere i segnali dell’ansia.

  1. Scrivere i sintomi che si avvertono

Una volta compreso che state avendo un attacco di ansia, prendete carta e penna e scrivete quello che state provando a livello fisico ed emotivo.

Annotare le sensazioni aiuta proprio a prevenire pensieri castrofici.

  1. Fare lunghi respiri

Il respiro corto è tipico dell’attacco di ansia. Cercate allora di respirare con la pancia. Allenarsi quando si sta bene farà in modo da rendervelo più semplice nel momento del bisogno.

 

  1. Allenarsi a “scacciare” i pensieri che ti opprimono 

Sul controllo del respiro, ma non solo, puntano anche tecniche come la meditazione trascendentale e la più moderna mindfullness .

La loro efficacia è stata dimostrata da una nuova ricerca condotta dall’Università di Waterloo (Canada) e dall’Harvard University di Cambridge (Usa), pubblicata sulla rivista Consciousness and Cognition.

Queste discipline, spiegano i ricercatori, permettono di focalizzare l’attenzione sul presente, aiutando così a “scacciare” i pensieri opprimenti e intrusivi tipici dell’ansia e a ritrovare la calma.


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