Notizie che mostrano come la sanità mentale di molti stia venendo meno in questi tempi di lockdown si susseguono copiose.
E se non vogliamo includere in questo insieme le diverse news legate alla sessualità al tempo del coronavirus (laddove si è sempre trattato di coppie consenzienti che hanno violato il lockdown per farlo – più o meno – in pubblico), potremmo includere la storia della giovane filmata mentre correva nuda per le vie della propria città ma pare che la ragazza aveva già i suoi problemi e quindi non lo faremo.
Includiamo nell’insieme la vicenda giunta da Bologna quest’oggi.
La storia di un uomo che aveva da qualche tempo a questa parte l’abitudine – secondo quanto riportato dai carabinieri – di “affacciarsi alla finestra e masturbarsi in direzione dell’appartamento” di una vicina di casa.
Una vicina di casa “impegnata, tra l’altro, in prima linea nell’emergenza coronavirus”, trattandosi di una giovane infermiera.
La ragazza ha quindi denunciato l’uomo per atti osceni (raccontando come “dopo un estenuante turno di lavoro, invece di rilassarsi era costretta ad assistere allo ‘spettacolo’ serale del vicino, che dopo essersi masturbato la salutava sorridendo, mandandole anche dei bacini con le mani”) e i carabinieri si sono recati presso l’appartamento del masturbatore compulsivo
L’uomo – di origini indiane – “ha ammesso le sue responsabilità alla presenza della moglie” che – dal canto suo – ha rimproverato il coniuge dandogli del cretino e dicendogli: “ti avevo detto di smetterla, ma tu non mi hai ascoltata”.
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