L’intrattenimento a casa in questi tempi non può che risiedere nella televisione. Dal momento che la maggior parte dei programmi è stata interrotta per l’obbligo di quarantena, in onda vengono mandati i classici programmi cinematografici, del piccolo schermo, e le soap. A proporre una specie di soluzione alternativa è stato Maurizio Costanzo, il quale ha dato le sue considerazioni circa la carenza nella programmazione delle reti nazionali.
La proposta di Maurizio Costanzo
Durante un’ ospitata telefonica al programma Un Giorno da Pecora, il giornalista e conduttore ha detto la sua modesta opinione ai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su come si potrebbe ovviare alla carenza di programmazioni. E di certo le sue sono parole che dovrebbero far riflettere.
Costanzo infatti ha detto “Dato che a seguire la tv in questo periodo c’è un pubblico piuttosto adulto, perché non si prova a mettere qualche vecchio sceneggiato? Ho visto che su Rai3 hanno riproposto I Promessi Sposi del Trio e mi sono detto Chissà quante cose stupende ci sono nelle teche. Perché non usare ora questo materiale?”.
Proposta di titoli vecchi ma ancora amati dagli italiani
Costanzo che di certo non le manda dicendo, ha calcato la mano dando, addirittura qualche titolo che di sicuro al pubblico non dispiacerebbe rivedere. Analizzando infatti il livello auditel di determinati programmi, o anche format vecchissimi, Costanzo crede che ci sia qualcosa che le persone prediligono rispetto ad altro. E qual i conduttori gli hanno chiesto a chi si riferisse, il giornalista ha risposto: “Si, qualcosa di Antonello Falqui oppure Studio Uno, o ancora Mille Luci, con Mina e Raffaella Carrà”.
La storia della televisione italiana non ha nulla da invidiare alla moderna programmazione. Insomma in archivio c’è tantissimo su cui lavorare. E rimandando in onda i programmi di un tempo, le persone nostalgiche saranno ben contente di rivivere i tempi ormai andati.
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