Alex racconta Kubrick: la rivelazione choc sui metodi del regista

Arancia Meccanica, il film capolavoro del geniale regista Stanley Kubrick (mancato il 7 marzo 1999), ha segnato profondamente la vita di intere generazioni, i temi duri, la musica martellante, le scene di ULTRA-Violenza e il carisma dei personaggi, sono caratteristiche che hanno reso questo lavoro, una pietra miliare del genere cinematografico.

Ma a quanto pare, non è tutto oro quello che luccica

Malcom Mcdowell, il celebre interprete del famoso Alex di Arancia Meccanica, ha parlato con sprezzo del regista defunto, dicendo che il suo rapporto con esso non è mai stato particolarmente roseo, special modo durante una delle scene più famose di tutto il film, ovvero quella dedicata alla terribile “Cura Ludovico”.

“Ho passato nove mesi con lui, prima di iniziare a girare, guardando film violenti ogni giorno. Erano film davvero orribili: campi di sterminio, corpi in cataste. Pensava di usarli come trattamento, nella sequenza in cui Alex è in terapia.
Per tenere gli occhi aperti così, mi hanno dovuto fare più di una anestesia. Il giorno dopo era come se mi avessero passato carta vetrata sulle pupille. Dopo quella scena sono dovuto stare fermo due settimane per riprendermi e ho dovuto sottopormi anche a delle iniezioni di morfina per il dolore. Ho insomma rischiato di restare cieco. Quel bastardo di #Kubrick, con mio terrore mi ha costretto più tardi a ripetere quella scena perchè gli serviva un primo piano. Era davvero un sadico. Sono convinto che non era certo interessato alla mia persona, ma solo a quello che potevo dargli personalmente. E poi non mi ha mai chiamato dopo le riprese del film”

Lorenzo Carbone


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