Vittoria LGBT: dopo il boicottaggio, Radio Globo non avrà alcun rimborso

Dopo mesi di procedure legali e boicottaggi è finita una delle diatribe più accese del mondo radiofonico,ovvero quella tra Radio Globo e le organizzazioni Arci-Gay e LGBT.

Era nato tutto il 7 settembre del 2018 quando Roberto Marchetti, conduttore radiofonico del Morning Show disse durante il suo spettacolo.

“Coppie etero che si baciano nemmeno me ne accorgo. L’ altro giorno sotto casa mia due uomini di cui uno bello muscoloso, stavano pomiciando. Io mi fermo a guardare perchè non è normale o perchè è una novità. Ho provavo anche un certo disgusto perché mi immedesimo…”

Il problema è che Radio Globo rappresenta uno degli sponsor del Roma Pride del 2019, fatto che ha sconvolto ancora di più la comunità omosessuale, chiedendo a gran voce la rimozione di essa.

L’emittente radiofonica ovviamente non c’è stata e ha deciso di chiedere un rimborso danni per “Danno di immagine” e per aver creato “una Fake News di dimensioni enormi”.

Purtroppo per Radio Globo (la quale non ha mai provato a scusarsi per ciò che è stato detto da Marchetti) il Tribunale ha deciso di non concedere il rimborso all’emittente, ritenendo che non ne avesse la possibilità di richiederlo, visto che avevano offeso una categoria.

Fabrizio Marrazo, portavoce di Gay Center, ha commentato così il fatto

“Oggi il tribunale civile di Roma ci dà ragione, affermando che è ‘lecita l’obiezione commerciale condanna Radio Globo alle spese processuali. la nostra azione è stata legittima e che la radio non prendendo di fatto le distanze dal suo speaker, non può lamentarsi delle nostre azioni. Questa sentenza è molto importante perchè per la prima volta stabilisce come legittima l’azione delle associazioni gay contro l’attività discriminatoria di un media.”

Lorenzo Carbone


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