Chi non si ricorda di “Arancia Meccanica“? Credo nessuno.
Il capolavoro di Kubrick ha segnato un’epoca, personaggi come Alex e i Drughi sono pietre miliari della storia cinematografica, le musiche e gli ambienti grotteschi e surreali hanno ispirato un’intera generazione di scrittori e registri, parole come Ultra-violenza e Latte Più sono entrate nel vocabolario di ogni cinefilo.
Ma pochi sanno delle vere origini di questo capolavoro, visto che il lavoro di Kubrick si basava sull’omonimo romanzo del 1962 (il film uscì nel 1971) scritto da Anthony Burgess, mancato nel lontano 1993. Si diceva che Burgess avesse scritto il seguito del suo capolavoro, ma fino a poco tempo fa si credeva che fossero solamente voci di corridoio o peggio ancora, leggende metropolitane.
Ma come si sa, le leggende hanno sempre un fondo di verità,visto che è stato trovato un manoscritto di 200 pagine che racchiudono il seguito di “A Clockwork Orange”
il manoscritto è stato rinvenuto quando è stata venduta la villa che lo scrittore, vissuto a lungo sul Lago di Bracciano.
“A Clockwork Condition” rappresenta secondo la International Anthony Burgess Foundation
“Un nuovo contesto al titolo più famoso di Burgess, ampliando il suo punto di vista sul crimine, la punizione e gli effetti di corruzione che vengono dalla cultura delle immagini“
Lorenzo Carbone
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