La recensione di “Love death & robots”, la nuova serie Sci-Fi targata Netflix

Anche stavolta Netflix, la celebre piattaforma specializzata nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento, è riuscita a sorprenderci con un nuovo gioiello del genere Sci-Fi, la serie animata “Love Death & Robots“, diretta da Tim Miller, il regista di “Deapool 1

La serie, formata da diciotto episodi estremamente corti (si passa dai 7 ai 17 minuti, sigla e closing credits inclusi), tratta i più svariati argomenti del genere fantascientifico, paranormale e occulto,aggiungendo più e più volte tocchi di Horror e Erotismo (da qui viene il Love del titolo).

Sebbene possa sembrare un “Black Mirror” fatto al computer e senza attori in carne ed ossa (fatto tra l’altro non vero, visto che in una puntata sono presenti persone reali che interagiscono con i protagonisti digitali), “Love Death & Robots” è di più, molto di più.

Vista la brevità degli episodi, i personaggi danno il meglio di sé in pochi minuti, risultando fin da subito carismatici e profondi, provocando nello spettatore numerose reazioni, sia positive che negative. Le emozioni sono il perno della trama, non la tecnologia, spesso si arriverà a credere che si sta guardando una parte di un romanzo molto più grande, visto che la trama di ognuno di questi episodi potrebbe tranquillamente divenire una serie a sé.

“Love Death & Robots” rappresenta il primo esperimento di Miller nel mondo dell’animazione e a giudicare da ciò che ho visto, il proverbio “Il buongiorno si vede dal mattino” risulta calzare a pennello al lavoro del regista statunitense.

Lorenzo Carbone


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