Si intitola “Il Sindaco, Italian Politics for Dummies” il film che vede protagonista Ismaele La Vardera, inviato del programma tv “Le Iene”, candidatosi a sindaco, con una lista civica alle comunali di Palermo, 2017. Il film, di Davide Parenti, autore storico de “Le Iene”, e Claudio Canepari, è distribuito da Medusa e sta avendo un grandissimo riscontro nelle sale cinematografiche, a tal punto che verrà proiettato anche oggi.
Il film, che vuole offrire uno spaccato della politica nostrana, segue la candidatura a sindaco di Palermo, nelle comunali del 2017, di La Vardera. Quest’ultimo, attraverso l’utilizzo di una telecamera nascosta, ha ripreso dinamiche, per certi versi inedite, delle quali sono protagonisti i più grandi volti della politica italiana (non solo esponenti della politica siciliana, quali Cuffaro e Crocetta, ma anche coloro i quali attualmente tengono le redini del nostro Paese, come il vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini ed il Presidente di “Fratelli d’Italia”, Giorgia Meloni.). Dinamiche che riguardano i più semplici accordi, fino ad arrivare ad una vera e propria compravendita di pacchetti di voti.
Intervistato da “Le Iene”, Ismaele, 25enne con un passato nelle tv locali siciliane e nel mondo del giornalismo, non ha nascosto che realizzare il documentario che lo vede protagonista è stato tutt’altro che semplice, soprattutto per la paura di essere scoperto:
Quando registri con un borsello, la paura che hai e che quella persona possa scoprire che la stai registrando. Quando sono entrato nella Camera dei Deputati, avevo paura che mi avrebbero beccato con il metal detector.
E ancora:
Ho detto che stavo registrando a mia madre quando ho dovuto denunciare la famiglia Abbate. E’ stato difficile, ma vedo in quello che ho fatto la possibilità di poter dire un giorno ai miei figli che suo padre ha provato a fare qualcosa per cambiare la propria terra. Magari, non avrò fatto nulla, però ci ho provato. Rifarei tutto perchè, se sono qui a portare avanti questa causa e lo faccio fino in fondo è perchè credo nel sogno di provare a cambiare le cose.
In fondo all’articolo, il video dell’intervista
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