Nadia Toffa, la “iena” ha ancora il tumore e risponde a chi la critica

Nadia Toffa, la “iena” ha ancora il tumore e risponde alle critiche

Nadia Toffa in questi giorni è al centro di una polemica per aver detto che il cancro può essere un dono. La polemica nasce sui social in seguito a come, la iena di Italia 1, ha deciso di presentare e promuovere il suo nuovo libro “Fiorire d’inverno. La mia storia”.

La iena rispondendo alle critiche, alcune anche condivisibili, ha anche attacato gratuitamente una studentessa di medicina. Oggi ha spiegato quello che intendeva, ha risposto alle critiche e anche all’associazione Veronesi.

“Gli webeti proprio perché ebeti continuano a ridere della parola dono. Non ho mai sostenuto di essere fortunata ad avere il cancro. Sono pazza secondo voi?! Probabilmente chi non capisce e ride per fortuna sua non è mai entrato in un reparto di oncologia pediatrica. I Bambini lì sorridono e ridono non perché felici nè perché si sentono fortunati di avere il cancro ma perché hanno spirito di sopravvivenza e sanno che la vita continua nonostante la malattia e così i loro genitori che sono con loro a sostenerli ogni giorno cercando di portatgli allegria.

Sono scemi? O si sono trovati in quella situazione e cercano di sopravvivere?! chiedetevelo davvero! Il cancro è un dono per loro? Avessero potuto scegliere cosa avrebbero deciso per i loro figli? Quel destino infame? Ne sono felici? O Provano solo a essere sereni per dare coraggio ai loro piccoli. Tra l’altro sono gli stessi psicologi e medici a dire che un atteggiamento positivo aiuta. Motivo per cui esiste la clownterapia. Fin dall’esordio della mia malattia ho sestenuto che l’unica speranza che abbiamo contro il tumore è la medicina. Con radio e chemio…..uniche cure esistenti… Magari con la forza di volontà si potesse guarire…. non è ovviamente così. Ma di certo un atteggiamento positivo aiuta e questo lo dice la scienza non la sottoscritta.

Dunque imparate a non giudicare e fatevi un giro negli ospedali o a casa dei malati oncologici. (…)
Sono stata in zone di guerra…in Iraq per la precisione e dove esplodono le bombe i bambini giocano a pallone. E le mamme preparano il te. La vita è più forte e sono convinta che quei bambini che giocano non offendono i soldati e nemmeno quelle mamme che preparano da mangiare ai loro figli.
Così come i bimbi dei reparti d’ospedale che ridono non offendono i medici. È solo la vita che continua a scorrergli nelle vene. È semmai una manna dal cielo. Ognuno è libero di vivere”.

La iena, ha anche continuato a rispondere a vari utenti su Twitter, confermando anche che la malattia non è del tutto scomparsa:


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